mercoledì 7 marzo 2012

Fukushima: numeri in libertà e Puffi

All'avvicinarsi dell'anniversario della tragedia dello tsunami in Giappone e del conseguente incidente nucleare a Fukushima, si assiste al rigurgito del cattivo giornalismo che ha accompagnato gli eventi del Marzo 2011.

Notizie ed eventi possono essere soggetti ad interpretazione,  dipendere da chi scrive e dall'impostazione delle testate giornalistiche. 
I numeri, ossia le misure di fisica, in questo caso della radiazione non dovrebbero esserlo. Invece, numeri e misure dati vengono citati completamente a caso per dare una patina di credibilità al messaggio che si vuol far passare. Le univtà di misura (che sono tante e traggono in confusione) microSv, milliSv, microSv/ora, Becquerel/kg vengono usate come  "puffo" e  "puffare" (o le tecnoparole a caso di Star Trek), completamente a caso, con un numero a caso appiccicatoci davanti "perchè fa fico". 

I casi sono molti, ne cito solo uno apparso su  un quotidiano nazionale che rende l'idea della follia:

" Per mesi si sono registrati tra 2 e 3 micro-sievert all'ora, una concentrazione che la scienza considera letale. Oggi il contatore si ferma a 0,8: otto volte il livello di Tokyo, limite della cosiddetta normalità."


Il valore letto dal Geiger va diviso per 100 per ottenere
i microSv/h
2 microSv/ora è quanto si misura in aereo: quindi hostess, piloti e passeggeri dovrebbero essere morti da tempo. La dose letale è 2 MILIONI di microSv/ora ossia 2 Sv (spalmati su un anno i numeri cambiano, ma stiamo comunque ordini di grandezza sotto).   

0.8 microSv/h è otto volte Tokyo, che infatti è 0.1 microSv/ora  o 0.05microSv/ora  ma... a Roma, dentro casa mia io misuro questa mattina 0.3microSv/h e a Tor Vergata ci sono muri di tufo che arrivano a 0.4microSv/ora e cantine di Frascati con valori ancora più alti (quindi tanto normale Roma non deve essere...) 

Gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale sono soggetti a grosso modo mille volte quello che c'è a terra, senza che in 50 anni di esplorazione spaziale ci siano stati effetti deleteri. 
Misure effettuate l'anno scorso a Roma, Tokyo e in aereo nei giorni
successivi all'incidente di Fukushima.




 Un contatore Geiger è lo strumento più semplice da usare e permette anche ai non addetti ai lavori di  rendersi conto di quanta radiazione c'è in un luogo.  In 10 minuti  mio figlio di  5 anni ha imparato ad usarlo (e dopo altri cinque minuti si è stufato di usarlo ed è tornato a giocare con Kamen Rider... ma quella è un'altra storia): a differenza delle contaminazioni di diossina, batteri e quant'altro la radiazione può essere misurata da chiunque In questa maniera è possibile evitare il peggiore (e probabilmente unico) effetto deleterio della radiazione dovuta all'incidente di Fukushima: quello della paura e delle malattie da stress da essa indotte.

2 commenti:

  1. Come scrivi anche tu contatori geiger "amatoriali" misurano solo le radiazioni gamma e non le più pericolose alfa e beta. E' possibile che vi siano stronzio o altri radionuclidi a Fukushima o Tokyo?
    Perché lo stronzio non viene mai misurato?

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  2. Ciao Andrea,
    grazie per il commento: le alfa sono pericolose (fattore di merito/demerito 20)
    beta e gamma hanno la stessa pericolosità (fattore 1),
    d'altro canto le alfa sono pericolose solo se ingerite. Che io sappia stronzio, plutonio ed altri radionuclidi sono stati emessi in quantità trascurabili. Il potassio è decaduto e dunque rimane solo il cesio. Lo stronzio comunque decade beta, quindi sarebbe rivelato assieme al cesio (che decade sempre beta). Per discriminare i due è necessaria un'analisi spettrale sofisticata ma che ai fini della radiazione complessiva è ininfluente.

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